Prime Esperienze

Ely - inizio


di Maturellobsx
19.12.2024    |    22    |    1 8.0
"Non sapeva quanto io ci tenessi alla mia qualità di “gran troia “! Ne sono sempre stata segretamente orgogliosa, fiera, sempre ansiosa di affinare la mia..."
ELI
MEMORIE DI UNA NINFOMANE

“Sei davvero una gran troia “ disse il vecchio mentre si rotolava sul fianco dopo aver goduto. Diceva che non ci sarebbe riuscito ma io sapevo che si sbagliava, non mi conosceva ancora, mai visto prima, non aveva idea delle mie risorse. Solo un vecchio porco , stronzo e maleducato, pensava di insultarmi senza rendersi conto del complimento che mi stava facendo. Non sapeva quanto io ci tenessi alla mia qualità di “gran troia “! Ne sono sempre stata segretamente orgogliosa, fiera, sempre ansiosa di affinare la mia innata tendenza alla provocazione verso l'universo maschile. Per me un uomo, o meglio, un maschio, raramente è una persona, un individuo con pensieri, affetti, desideri, conoscenze, simpatico o scontroso, prima di tutto è il portatore di un pene che devo vedere, prendere in mano, far eccitare e far eiaculare in qualsiasi modo e più in fretta possibile.
Ecco perché quello che ha detto il vecchio per insultarmi in realtà mi lusinga, mi appaga, è un riconoscimento alla mia arte, un sincero apprezzamento del mio essere femmina.
Ma cominciamo dall'inizio, nata femmina, e diventata donna presto, molto presto, un po' per merito mio e un bel po' per colpa di un maschio porco e molto più vecchio di me. Diciamo “ colpa” per le convenzioni sociali, ma io non l'ho mai considerata una colpa, ci ho messo molto del mio per farlo diventare ufficialmente un maiale, certo era pedofilo , ma con me non ha fatto molta fatica ad abusare di me, ammetto che sono sempre stata convinta di aver abusato io di lui!
Non avevo ancora nove anni e già sentivo spesso un irrefrenabile bisogno di infilarmi la mano nelle mutandine, le dita che scorrevano sulla fessura, che stimolavano quella piccola protuberanza in alto, che cresceva e si induriva al massaggio, mi dava un brivido sconosciuto, il calore che partiva dall’inguine, si spandeva nel ventre e saliva rapido lungo la schiena per esplodermi nella testa mentre un piacere intenso mi invadeva e tutto il mio corpo, fisico e mentale , vi si abbandonava.
Non sapevo se alle altre bambine capitava la stessa cosa, più per sentito dire che per esperienza personale pensavo fosse normale per i maschietti, avevo visto i compagni di scuola che di nascosto si toccavano il pisello, senza però mai partecipare al gioco.
A quel tempo mi capitava di stare per molto tempo da sola, dato che sia mio padre che mia madre erano impegnati furi casa per lavoro tutti i giorni. In verità non proprio da sola, un uomo maturo che lavorava per mio padre era sempre presente, e quando mi prendeva la smania di toccarmi lo facevo anche fuori di casa, cosicché capitava che lui se ne accorgesse, dato che essendo abituata alla sua presenza non mi preoccupavo di nascondermi. Col senno di poi però dubito che fosse una dimenticanza o una semplice distrazione, ora penso che in realtà ci fosse già in me, forse ancora a livello inconscio, una volontà, un desiderio di provocare, la curiosità di vedere cosa poteva succedere se un adulto, estraneo alla famiglia, mi avesse vista in quei momenti di intimità personale. Non ci misi molto a scoprirlo! La mia smania provocatoria e la sua natura di pedofilo che si sono perfettamente incrociate potevano inevitabilmente portare solo in quella direzione. Ma nessun trauma, nessuna violenza, solo tanti e quotidiani momenti o ore di intenso piacere per entrambi. Certo la differenza di età era notevole, la mia sudditanza alle sue voglie evidente, ubbidivo, sempre pronta a soddisfare i suoi desideri, disponibile ad ogni nuova proposta, a sperimentare cose diverse, modi alternativi per arrivare al piacere. Lui di fatto schiavo della sua perversione e incapace di resistere alle mie tentazioni. Gli stavo sempre attorno, se non proprio addosso, se mi passava vicino lo toccavo per sentire se era duro o per farlo eccitare. Mi piaceva farmi vedere mentre lavorava, mi alzavo la gonna e mi toccavo, senza mutandine. Allora veniva da me, già eccitato, mi metteva in mano il suo arnese turgido, poi mi faceva sedere o mettere in ginocchio e mi costringeva a prenderlo in bocca. Rapporti decisi, rapidi, io mi eccitavo e lui godeva senza ritegno, in mano, addosso a me, sul viso o in bocca. Fin da subito il sapore dello sperma mi è piaciuto, e lui non si è mai preoccupato di evitare di farmelo assaggiare.
Gli incontri e i giochi col porco pedofilo diventarono subito abituali,
quotidiani, sempre uguali anche se sempre diversi. Si confondono nella memoria a distanza di anni. Ma rimangono impressi i primi, quelli che mi introdussero definitivamente nella vita degli adulti e del sesso.
———
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.0
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ely - inizio:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni